l lavoro autonomo o freelance è molto diffuso, specie tra chi svolge un’attività di tipo creativo e digitale. Se, da un lato, lavorare come freelance regala quel senso di libertà dagli schemi aziendali e da vincoli orari, dall’altro richiede una buona capacità di organizzazione e di gestione del proprio tempo per non correre il rischio di lavorare ancora di più senza mai staccare gli occhi dal computer o, al contrario, rischiare di lavorare troppo poco e non portare a termine i progetti dei clienti che hanno riposto in noi la loro fiducia.
Il 2020, con la pandemia e il conseguente lockdown, ha dato a tutti la possibilità di sperimentare lo smartworking. Ed è proprio nell’ultimo anno che, complici la perdita del lavoro o l’aver assaporato la comodità di lavorare senza uscire di casa (e magari in pigiama), molti lavoratori hanno deciso di intraprendere la professione autonoma.
Tuttavia, tra compiti domestici, clienti da trovare e stipendio da portarsi a casa a fine mese, il lavoro del freelance non è certo un gioco da ragazzi.
Come fare allora per organizzarsi al meglio? La soluzione è il coworking.
Si tratta di veri e propri uffici condivisi in cui è possibile prendere in affitto una delle tante postazioni di lavoro. Ma perché spendere soldi per lavorare in un luogo condiviso con altre persone quando si può stare tranquilli nella propria casa? I motivi sono molteplici.
Il coworking ti aiuta ad ampliare le tue conoscenze…e i tuoi clienti!
La parola chiave è networking. Lavorare in uno spazio di condivisione insieme ad altri professionisti come te che cercano una via di uscita dalle mura domestiche, ti porta ad entrare in contatto con persone dalle competenze più diverse: grafici, copywriter, video editor.
Da una chiacchiera durante la pausa caffè possono nascere nuove amicizie e nuove collaborazioni. Potresti ritrovarti a progettare un’idea di business per una startup o, semplicemente, trovare nuovi clienti. Un cliente che si rivolge a uno sviluppatore web per la creazione del sito per la propria attività, ad esempio, potrebbe aver bisogno di qualcuno che si occupi della creazione dei contenuti per popolare la sezione blog del sito. E se sei un Content Manager che si trova a parlare con il Web Developer che si sta occupando di questo lavoro, ecco che il tuo nome sarà inoltrato al committente in questione e tu avrai ampliato il tuo portfolio clienti.Se sei un tipo introverso che fa difficoltà a stringere amicizia con persone sconosciute, frequentando un coworking avrai tante possibilità di conoscere altri professionisti grazie agli eventi di aggregazione e iniziative di networking spesso organizzati per coinvolgere tutti i coworking.Che dire, un ottimo modo per conoscere gente nuova se ti sei appena trasferito in città!
La condivisione di uno spazio per l’acquisizione di nuove competenze
Ti sarà capitato, durante gli anni scolastici, di dover lavorare a un progetto di gruppo. Oltre a collaborare con gli altri, un lavoro condiviso aiuta ad ampliare le proprie competenze grazie al continuo confronto con altre persone.È quello che succede, in dimensioni più grandi, anche all’interno di uno spazio di coworking.L’opportunità di lavorare in un ambiente in cui ci sono anche altre persone con cui confrontarsi su vari campi e scambiare consigli sulla propria condizione di lavoratore autonomo, aiuta a sentirsi sempre stimolati con un effetto positivo non solo sull’acquisizione di nuove competenze, ma anche sulla produttività.
Inoltre, il confronto con professionisti di settori differenti giova alla creatività: si sa che il miglior modo per ucciderla è lavorare da soli.Lavorare in completo isolamento e nel silenzio più totale può farci correre il rischio di non dividere più la vita privata dal lavoro. Avere qualcuno con cui confrontarsi in un luogo diverso da quello in cui si vive favorisce anche un equilibrio psicologico.
Un’ottima scusa per uscire di casa!
Il principale rischio che corrono i freelance è quello di passare giornate intere (e, a volte, anche nottate) davanti al computer, seduti alla scrivania (se non al tavolo della cucina) e su una sedia non adatta, con conseguenti dolori alla schiena e un senso di frustrazione perenne.
Lavorare da casa, infatti, non significa sempre comodità. Il lavoro da casa comporta adattarsi a postazioni non adeguate, mangiare male per la fretta di finire un progetto; significa anche avere più distrazioni di quante si possa pensare: la TV accesa, i bambini che urlano, le pulizie da fare, il telefono che squilla e chi più ne ha, più ne metta. Ne consegue non solo una produttività ridotta ai minimi termini, ma anche la nostra salute fisica e mentale ne risente.
Lavorare da casa potrebbe essere bello, ma a patto di uscire almeno una volta al giorno. In questo contesto, gli spazi di coworking si sono rivelati il luogo perfetto per questa figura professionale.
Gestione del proprio tempo: croce e delizia di ogni freelance
La gestione del proprio tempo è la prima difficoltà con cui si scontra un lavoratore freelance. Lavorare senza vincoli di orari illude la mente di avere un sacco di tempo davanti a sé, procrastinando i lavori da fare ‘perché tanto c’è tempo’ e ritrovarsi a fine giornata senza aver concluso granché, aumentando il nostro senso di insoddisfazione.
Lavorare in uno spazio coworking ci offre la giusta flessibilità: l’affitto di una postazione non prevede contratti, per cui siamo liberi di decidere i giorni e gli orari in cui andare. Ci sono alcuni spazi che offrono l’accesso illimitato, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, senza vincoli.
Il luogo ideale per incontrare i tuoi clienti
Lavorare da casa potrebbe essere comodo per certi aspetti, ma cosa succede quando devi incontrare i clienti? Non puoi certo pensare di portarli tutti a casa tua!Ecco allora che molti spazi di coworking dispongono di sale riunioni e uffici adatti ad accogliere clienti, ideali per organizzare meeting, presentazioni, ma anche corsi, eventi, conferenze. Il costo dell’affitto di queste sale varia dalla grandezza e dal numero di ore che si intende occuparle.
CreaSystem offre spazi completamente arredati e adatti a ospitare fino a 20 persone, mantenendo il rispetto delle distanze e di tutte le norme anti-covid.
Inutile dirlo, incontrare i tuoi clienti in una sala riunioni ti renderà molto più professionale e serio ai loro occhi oltre a ridurre quell’isolamento sociale che non giova al business. Le strette di mano non sono ancora possibili, ma guardarsi negli occhi dal vivo è sicuramente meglio rispetto allo schermo di un pc.
Il tuo ufficio in centro città
La maggior parte degli uffici destinati al coworking si trova in zone nevralgiche, in modo da essere facilmente raggiungibili anche in bici o con i mezzi pubblici. Avere una postazione di lavoro in centro significa approfittare della pausa pranzo per fare una passeggiata tra i negozi, sbrigare delle commissioni, avere un ufficio nelle zone più prestigiose della città, altro punto a favore agli occhi dei tuoi clienti o potenziali tali.
Decidere di lavorare in un coworking ti offre, quindi, anche la possibilità di scegliere dove andrai a lavorare e, cosa non da poco, senza spendere un patrimonio.
Coworking significa risparmio
Il coworking, con la sua formula all-inclusive, rappresenta la soluzione lavorativa più economica per un freelance. Prima della pandemia, non tutti avevano una connessione internet a casa e quasi nessuno possedeva una sedia ergonomica adatta al lavoro di ufficio. Prendendo in affitto una postazione in un coworking non dovrai pensare alle spese di connessione, riscaldamento nei mesi invernali, elettricità o alle pulizie, tutte incombenze da affrontare, invece, nel caso decidessi di prendere in affitto un ufficio che, tra l’altro, deve essere arredato!
Tutto, all’interno di uno spazio coworking è progettato per consentire al lavoratore autonomo di godere di un posto tranquillo in cui lavorare, lontano dalle distrazioni ma ricco di stimoli alla propria creatività, a partire dal design con cui questi spazi sono progettati. Il design degli interni, così come la planimetria, sono studiati per rispondere alle esigenze lavorative: dalle lunghe riunioni strategiche, agli incontri informali davanti a un caffè.
L’atmosfera che si respira è carica di energia, tutti sono impegnati nel proprio lavoro ma al contempo sono disposti a scambiare idee e contatti perché non c’è traccia di quell’invidia, spesso presente in un contesto aziendale.
Entrare in un coworking significa concentrarsi appieno sul proprio business, sfruttando al massimo la produttività e lasciando a casa le preoccupazioni, cosa non da poco in un periodo di generale incertezza.
Il coworking, già diffuso prima della pandemia, non è una moda passeggera ma è destinato a diventare uno stile di vita sempre più diffuso, capace di garantire il famoso work-life balance a cui tutti aspiriamo. E, quando si potrà nuovamente viaggiare, potremo goderci le meritate ferie senza essere invasi dall’angoscia di aver procrastinato un lavoro da fare.