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Metaverso, cos’è e le possibili applicazioni

L’avvio del 2022 ci ha portato a confrontarci con un termine nuovo: Metaverso, che si annuncia come diretta evoluzione di internet. Si tratta di un vero e proprio mondo virtuale nel quale è possibile sperimentare una serie di attività, come vedere film, assistere a concerti, organizzare incontri di lavoro, incontrarsi con i propri amici.

Il termine Metaverso è balzato agli onori della cronaca perché pochi mesi fa Mark Zuckerberg ha deciso di chiamare la sua società in questo modo. Parliamo ovviamente della holding che controlla le piattaforme Facebook, Whatsapp, Instagram e gli Oculos.

Ma perché questa scelta? Il patron delle piattaforme social ha sicuramente fiutato quello che sarà il futuro del digitale e ha deciso di introdurre questa novità creando un progetto dal nome “Meta” (abbreviazione di Metaverso), di cui però si conosce ancora molto poco. Quello che si sa è che Microsoft ha annunciato di voler integrare, a partire dal 2022, il Metaverso nella piattaforma Teams attraverso una funzionalità definita Mash: grazie ad essa, gli utenti potranno creare un avatar personale per partecipare alle riunioni lavorative.

Sembra ancora tutto un po’ confuso e proviamo per questo a fare chiarezza. Effettivamente la realtà del Metaverso, che a tutto questo è strettamente collegata, appare avvolta in una nube fumosa. Non è facile comprenderla pienamente soprattutto perché ci sono ancora tante questioni aperte.
Proviamo, però, a capire quali sono gli elementi fondamentali su cui si baserà questa nuova realtà e in che modo funzionerà.

Come funziona e come si accede?

Partiamo subito dal dire che il nome Metaverso è la traduzione di Metaverse, termine coniato per la prima volta da Neal Stephnenson nel suo libro Snow Crash, uscito nel 1992 e appartenente al filone del cyberpunk. L’opera descrive una realtà virtuale condivisa tramite internet, nella quale ciascun individuo è rappresentato attraverso un avatar. Le differenze socio-economiche sono simulate dalla risoluzione dell’avatar e dalla possibilità di accedere a luoghi esclusivi.
Dunque, in cosa consiste il Metaverso? Si tratta, fondamentalmente, di una realtà virtuale, di qualcosa di intangibile.

Siamo di fronte ad una realtà che non esiste fisicamente, ma che ha comunque delle dimensioni spazio-temporali, esattamente come quella fisica in cui viviamo quotidianamente. L’etimologia del termine può aiutare a comprenderne meglio il senso: “meta”, che si riferisce all’interno, e “verso”, abbreviazione di universo. Siamo, dunque, all’interno di un universo parallelo, ma virtuale, non fisico.

In questo universo parallelo si fondono video, realtà virtuale e realtà aumentata.Gli utenti possono vivere una seconda vita, completamente digitale: creano il proprio avatar assolutamente realistico, incontrano altri utenti, possiedono addirittura delle proprietà virtuali, possono partecipare a concerti, viaggi, esperienze.

Il termine “esperienza” riveste una grande importanza in questa dimensione, dal momento che oramai tutto deve essere esperibile nella società odierna. Per questo, attraverso Metaverso si privilegerà la possibilità di sperimentare anche digitalmente per permettere di organizzare attività in grado di trasmettere sensazioni ed emozioni simili a quelle reali. I protagonisti di tutto questo saranno gli avatar, che avranno la possibilità di partecipare a tutta una serie di esperienze messe a disposizione da questa nuova dimensione completamente digitale, come concerti, spettacoli, incontri.

Il Metaverso, infatti, ha il suo sviluppo nel digitale.
La sua realtà è fatta di dati e di informazioni e ha delle dimensioni a tutti gli effetti: lunghezza, larghezza, profondità e tempo. Stiamo parlando di quello che viene definito cyberspazio.
La computer science ha permesso di trasportare nella rete le più alte tecnologie grafiche per simulare spazi, prospettive e luci vere. A rendere tutto più reale (o meglio dire realistico), ci sarà la possibilità di accedere a questo universo grazie all’uso di visori 3d, per essere catapultati in un mondo veramente alternativo.

Ma come si accede alla dimensione di Metaverso?

Si può entrare in maniera molto semplice. Non ci sono browser particolari da installare, né tantomeno competenze specifiche in ambito informatico o restrizioni e sbarramenti all’accesso. Infatti, è necessario registrarsi ad una delle varie piattaforme che ne fanno parte. Fondamentale è avere un pc o uno smartphone, una connessione internet e, per garantirsi un’esperienza realmente immersiva, è utile dotarsi di un visore o di qualsiasi altro accessorio che permetta di essere proiettati nel mondo virtuale. Se non li si possiede pazienza, l’esperienza sarà meno emozionante, ma rimarrà comunque interessante.

Ecco alcune delle piattaforme che permettono l’accesso al Metaverso:

  • Decentraland: si tratta di un mondo virtuale creato da Ethereum. In questo universo digitale gli utenti possono creare la propria seconda vita costruendo e comprando edifici virtuali, parchi, case e possono anche far pagare ad altri utenti le visite. Il tutto viene realizzato attraverso l’uso di una moneta virtuale: MANA
  • Sandbox: è il metaverso virtuale forse più conosciuto perché ha annunciato una partnership con Meta, anche se in realtà non è ancora disponibile (al momento è possibile solo fare una visita e interagire con la community). In questa dimensione virtuale gli utenti possono costruire e monetizzare usando NFT e SAND. Cosa interessante: questo sito ha stretto una collaborazione con oltre 165 brand per creare gli avatar ufficiali di personaggi famosi come Snoop Dog.
  • Stageverse: si tratta di una nuova piattaforma che consente agli utenti di fare delle vere e proprie esperienze immersive. Infatti, il suo debutto è stato proprio con il concerto dei Muse e attualmente dà la possibilità di partecipare a concerti grazie a dei filmati 3D a 360° e effetti speciali. Si accede con l’app Oculus Quest per iOS e Android.

Metaverso: esistono opportunità per le PMI italiane?

Come abbiamo visto, Metaverso sembra configurarsi come una vera e propria rivoluzione, che potrebbe avere delle ricadute significative nelle nostre vite quotidiane.

Ma perché potrebbe diventare così importante in futuro al punto che Mark Zuckerberg ha addirittura deciso di cambiare il nome della società che gestisce i suoi social in Meta? Il Metaverso, infatti, non sarà più solo un semplice modo per svagarsi creandosi un alter ego o per giocare sognando di essere chi non si è. Il tema dell’identità certamente gioca un ruolo non secondario. In effetti, questa nuova dimensione porterà ad affrontare tematiche nuove nello sviluppo umano e tra questa quella principale sarà proprio l’identità, non solo quella digitale, ma anche o soprattutto quella globale. Le scienze umane avranno molto da scrivere a proposito di stati di coscienza in divenire e di tutte le trasformazioni sociali che questi implicheranno a livelli profondi e forse mai immaginati fino ad ora.

Ma torniamo alle implicazioni quotidiane ed economiche che questa vera e propria rivoluzione porterà, analizzando quelle che saranno le principali applicazioni del Metaverso. La realtà virtuale potrebbe essere, infatti, utile non solo ad aziende e imprese di grandi dimensioni, ma potrebbe avere dei risvolti positivi anche per piccole e medie imprese.

Uno dei campi di applicazione più immediati sarà sicuramente quello del gaming e dell’intrattenimento attraverso la realizzazione di spettacoli, concerti, mostre e performance in grado di raccogliere pubblici quantitativamente inimmaginabili.

Un settore che potrà trarre dei benefici indiscussi sarà sicuramente quello della formazione, grazie alla nascita di comunità di pratiche, laboratori e simulatori all’interno di questo cyberspazio. Vivere esperienze, ma soprattutto apprendere in maniera più comoda e realistica oltre che immersiva grazie alle simulazioni. Dal Team Building sino alle aule universitarie passando per il settore della medicina: saranno queste alcune delle possibili applicazioni nel settore dell’educazione.

Lo abbiamo già visto a proposito dell’intrattenimento: il mondo dell’arte sarà inaspettatamente proprio uno dei settori che potrà sfruttare questa rivoluzione in maniera più creativa. Già durante i vari lockdown abbiamo visto fiorire sul web e sui social mostre e spettacoli teatrali virtuali. Ecco, questo potrebbe essere il futuro del settore dell’arte, del teatro, dell’architettura e del design.

Sempre durante la pandemia da Covid19 abbiamo anche visto nascere una serie di applicazioni virtuali al settore del turismo attraverso il lancio di esperienze come i tour virtuali. Questo potrebbe essere uno strumento da utilizzare nel futuro per permettere di sperimentare una particolare offerta prima di provarla realmente.

E che dire del marketing e della comunicazione? Sperimentare in una società virtuale il successo che avrà un prodotto prima del suo lancio sul mercato potrebbe essere importante. Sarà proprio come avere a disposizione un sondaggio, ma basato su un’esperienza quasi reale e realizzata in tempi rapidi.

Ma quella che sicuramente può rappresentare un’implicazione particolarmente comoda e immediata per molti è il vantaggio che può derivare dall’evoluzione del lavoro agile e delle conferenze virtuali. In che modo?

Avere uffici virtuali, ma soprattutto organizzare virtual conference call con la partecipazione degli avatar al posto delle persone in carne ed ossa. Molte tecnologie e aziende leader nella comunicazione, infatti, stanno già provvedendo a proporre soluzioni innovative di questo tipo. Sicuramente quello dell’office automation sarà il settore principe che potrà aprire la strada al Metaverso nelle vite quotidiane di tutti noi. E parlando di office automation ci riferiamo a tutte quelle tecnologie che permettono di automatizzare e velocizzare le attività e le procedure d’ufficio, permettendo il miglioramento della gestione aziendale e integrando al meglio le funzioni di back e front-office.

Concludendo, quella del Metaverso, se applicata nel migliore dei modi, può essere una vera e propria rivoluzione che potrebbe cambiare in maniera innovativa il nostro modo di lavorare. La tecnologia permette di far evolvere in maniera sempre più rapida abitudini e modi di approcciarsi alla vita quotidiana.

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